Appello ai partiti e alle Istituzioni (pubbliche e private) del nostro ultimo consigliere comunale riminese del PRI
Appello ai partiti e alle Istituzioni (pubbliche e private)
A quanto si legge sul Carlino, anche la Diocesi di Rimini è arrivata ad avere “il fiato corto” nella corsa contro il deterioramento del proprio patrimonio edilizio: gli edifici ecclesiastici.
Nell’incipit di un suo celebre libro sulla storia dell’Architettura il prof. Leonardo Benevolo scriveva: “un capannone per biciclette è una costruzione, la cattedrale di Chartres è Architettura”.
E ancora, nel suo libro intitolato “Chiese chiuse”, lo storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, il prof. Tommaso Montanari scriveva: ”Migliaia di chiese sono oggi inaccessibili, saccheggiate, pericolanti. Altre sono trasformate in attrazioni turistiche a pagamento. Oggi non sappiamo cosa farcene, di tutto questo
Altrove, la più sviluppata azienda industriale di mobilità, Toyota, ha iniziato la costruzione di una città ad emissioni zero su 70 ettari ai piedi del sacro, a loro, monte Fuji.
Alcuni mesi dopo la chiusura per Covid di ogni attività, l’uomo più rivoluzionario e ricco del pianeta, Elon Musk, venne sorpreso con la famiglia a visitare gli Uffizi e la città di Firenze. A bruciapelo dichiarò: “Suggerisco a chiunque di visitarla”.
Tornando alla sopravvivenza “di volta in volta” delle nostre chiese e della possibile alienazione delle opere d’arte in esse custodite e delle chiese stesse, evocata dalla Diocesi riminese, invito a riflettere i destinatari di quest’appello sulla responsabilità civile che grava sulle loro spalle per il significato profondo e costituzionalmente repubblicano (art. 9 Costituzione Italiana) leggibile nell’opera citata del prof. Montanari, sulla reale consistenza della trasformazione moderna che stanno operando i giapponesi in totale antitesi alla considerazione che la soluzione, anche gestionale, della conservazione e fruibilità delle chiese di Rimini sia da cercare solo dal nostro territorio.
E infine che i veri “zii d’America” non saranno mai quelli capaci di comprarsi le nostre opere d’arte o le chiese intere per usi particolari, ma, come già avvenne nel primo dopoguerra proprio al nostro Tempio Malatestiano, quelli capaci di mantenerlo e ricostruirlo ove necessario, come col restauro finanziato in massima parte dalla fondazione americana Samuel Kress, che assunse un valore emblematico e politico nella città profondamente ferita dalla guerra allora, come lo è oggi da questo arido e apparentemente infinito presente.
Rimini, 30 ottobre 2022
Arch. Prof. Giulio Gherardo Starnini
(Ultimo consigliere comunale riminese
del Partito Repubblicano Italiano)