14. apr, 2022

37° post - Questione economica 3

Il senso del dovere sociale verso le lavoratrici e i lavoratori, al quale abbiamo accennato nei post precedenti, grazie soprattutto alla predicazione repubblicana, andava crescendo negli animi e assicurando l’avvenire popolare delle rivoluzioni, quando sorsero ad inizio del 1800, in Francia in particolare, alcune scuole d’uomini buoni generalmente e amici del popolo, ma trascinati da troppo amore di sistema e da vanità individuale, che sotto il nome di socialismo proposero dottrine esclusive, esagerate, avverse spesso alla ricchezza già conquistata dalle altre classi ed economicamente impossibili, e spaventando la moltitudine dei piccoli borghesi e suscitando diffidenza fra ordini e ordini di cittadini, fecero retrocedere la questione e divisero in due il campo repubblicano. Non possiamo esaminare con voi ad uno ad uno quei diversi sistemi, che furono chiamati Sansimonismo, Fourierismo, Comunismo, o con altro nome.
Fondati quasi tutti sopra idee buone in sè e accettate da quanti appartengono alla Fede del Progresso, le guastavano o le cancellavano coi mezzi di applicazione che proponevano falsi o tirannici.

Ed è necessario, quindi, che accenniamo brevemente in che cosa peccavano, perché le promesse affacciate al popolo da quei sistemi sono così splendide che potrebbero facilmente sedurvi e voi correreste il rischio, abbracciandole, di ritardare un avvenire d’emancipazione infallibile e non lontano.
Vero è — e questo dovrebbe bastare a svegliare un dubbio potente nell’animo vostro — che quando le circostanze chiamarono al potere taluni fra quegli uomini, essi neppur tentarono l’applicazione pratica delle loro dottrine: giganti d’audacia nelle loro pagine, retrocessero davanti alla realtà delle cose.Se esaminando un giorno attentamente quei sistemi, ricorderete le idee fondamentali che siamo andati finora spiegandovi e i caratteri inseparabili della natura umana, voi troverete che essi violano tutti la Legge del Progresso, il modo con cui questo si compie nell’umanità, e o l’una o l’altra delle facoltà che costituiscono l’essere umano.