1. giu, 2022

84° post/Reminder 17: Anche Giovanni Falcone era per la separazione delle carriere tra Pubblici Ministeri e Giudici, come sarà al referendum del 12 giugno

Dall'almanacco dei martiri del dovere, riportiamo che, come oggi, l'1 giugno 1825 furono condannati dal Tribunale di Parma a dieci anni di reclusione per l'accusa di essere appartenenti a società segrete, di aver parlato male del Governo e di aver cospirato per mutarne le forme, i detenuti Ambrogio Berchet maggiore, Ferdinando Maestri avvocato, Pietro Gioia avvocato, segretario della Camera di Commercio di Piacenza, Sante Marchi direttore dell'ufficio postale di Guastalla, a cinque anni Lodovico Gardoni, Francesco Tovazzi, Giovanni Francesco Grossardi, Giuseppe Bertucci di Bardi, Antonio Bazzini, Giuseppe Boccella di Borgotaro, detto "l'Ebreo", negoziante di mercerie a Livorno, a un anno di relegazione Antonio Mensi, Antonio Mazzini, Filippo Bacchi, Gaetano Negri e Giuseppe Grimaldi.

Vediamo oggi le motivazioni per votare SI' al 3° referendum (scheda gialla) sulla separazione delle funzioni.

Il quesito sulla separazione delle carriere dei magistrati è molto lungo e incomprensibile per i non addetti ai lavori.

I proponenti il referendum contestano il sistema attuale che permette ai magistrati, nel corso della carriera, di passare più volte dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa.

Che cosa succede se vince il SI? Il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale.

Infatti, negli ultimi quarant'anni in misura progressivamente maggiore, ci sono stati e ci sono magistrati che hanno lavorato anni per costruire castelli accusatori in qualità di Pubblici Ministeri e poi, d’un tratto, sono diventati giudici per celebrare e giudicare le accuse costruite da Pubblico Ministero. Più spirito persecutorio di così!!!

E d'altra parte con tutto ciò che è stato rivelato dall'ex presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara nei suoi due libri "Il Sistema - Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana" e "Lobby e Logge - Le cupole occulte che controllano IL SISTEMA E DIVORANO L'ITALIA", nonchè da quanto ricostruito dal giornalista d'inchiesta Sergio Rizzo nel suo libro "POTERE ASSOLUTO - I CENTO MAGISTRATI CHE COMANDANO IN ITALIA", non si devono disertare le urne domenica 12 giugno 2022 (si vota solo domenica per i referendum, non il lunedì).

Con un sì nel terzo referendum chiediamo la separazione delle carriere per garantire a tutti i cittadini un giudice che sia veramente “terzo” e trasparenza nei ruoli.

Basta con le cosiddette “porte girevoli”, basta con i conflitti di interesse che spesso hanno dato luogo a vere e proprie persecuzioni contro tanti cittadini innocenti, le cui vite sono state rovinate da questa mala giustizia attraverso autentici orrori (non errori) giudiziari.